E' notizia pochi giorni fa il rilascio di Google+ e già la casa di Mountain View deve correggere il tiro dovendo fare il conto col fatto che gli utilizzatori dei Social Network non hanno solo una identità registrata, ma spesso ne utilizzano di più. Una sorta di filtering di base per gestire in modo separato il proprio profilo ufficiale/istituzionale da quello più "segreto".
E così capita che la segretaria di Voghera oltre a registrarsi con il suo nome e cognome reale, si crea dei profili con nomi inventati per gestire le amicizie non ufficiali. Ed ecco che spuntano account come "Elisa Vogliosa", "Marco Durissimo", "Dark side of me...".
E così Google è stata costretta a disattivare alcuni account esplicitando nella propria policy d'uso del suo Social Network che non sono ammessi gli account fittizi.
Ma quanto pesa questo fenomeno e che impatto ha sul valore commerciale dei vari Social Network. Si perchè se il valore di facebook è stimato attribuendo un valore di 100€ per ogni account, cosa succederebbe se ad un certo punto qualcuno facesse notare che dietro i 500 milioni in realtà ci sono il 20 25% di account fasulli? Per non parlare poi dei numerosi profili fasulli attribuiti ai personaggi famosi. Non ci vuole molto per capire di netto il valore del giocattolo di Zuckerberg crollerebbe di netto di questo valore percentuale.
Non sto ipotizzando, anche perchè è esattamente quello che era succecco al mitico Second Life, che prometteva miracoli e nuove possibilità di relazione e di business, ma che poi si è sgonfiato quando qualcuno ha fatto notare che dei milioni di utenti registrati solo un 10% era effettivamente "vivo" mentre gli altri account erano solo tentativi che molti avevano aperto per provare la piattaforma, ma che poi venivano abbandonati. Tutto questo mi ricorda la favole del re nudo messo alla berlina dall'analisi semplice e fondamentale sviluppata da un bambino.
Per verificare questo fenomeno su facebook, mi è capitato nei giorni scorsi di "agganciare" un circuito di utenti che utilizzano la piattaforma non solo per rialicciare le vecchie amicizie ma anche (e soprattutto) per farsi pubblicità in modo estremamente conveniente.
Parliamo naturalmente di brave ragazze che si registrano con nomi molto fantasioni che sponsorizzare le proprie attività per arrotondare magri stipendi facendo le cam girls, partecipando a circuiti di sex on line, arrivando a servizi completi di escorting o vero e proprio meretricio.
Circuito curioso dal punto di vista grafico e che spinge anche i clienti a crearsi account fittizi, perchè dopo tutto chi vorrebbe mostrare ad amici e parenti che è amico di "Vogliose Malizie", "Pompa Milano" o "Escort Vicenza"?
Da profano ho notato che questo circuito è molto ricco e molto attivo, chissà se qualcuno ha valutato in modo scientifico questo fenomeno, magari qualcuno dell'osservatorio del MIP.
Conosco qualcuno che ci lavora, magari trovo qualche interessante notizia.
Stai tuned...
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