Oggi è morto Steve Jobs, l'uomo che volle seguire i suoi sogni e ha realizzato la trasformazione dell'industria hi tech in qualcosa di meraviglioso, di emozionante, di puro piacere e auto.
Inutile che stia a citare i numerosi prodotti di successo che hanno segnato la storia dell'informatica e della moda, sorvolando le critiche e gli insuccessi che mercato e concorrenti hanno sempre evidenziato. L'elenco non sarebbe completo e vi rimando alla sua sezione su wikipedia.
Tra alti e bassi della sua vita, forse quello che mi ha colpito di più di Jobs è racchiuso nel suo splendido discorso ai laureati di Stanford del 2005.
Un vero elogio al Carpe Diem, alla pura ricerca del proprio stream vitale. "Stay hungry, stay foolish" recitava Steve. Tutto qui, siate voi stessi e sforzatevi di vivere la vostra vita e non quella che qualcun altro ha tracciato per voi.
Steve non era un santo, ma gli va riconosciuto di aver contribuito a portare avanti un ideale di soddisfazione personale di cui il mondo aveva bisogno, per uscire da l'ombra della crisi crisi (economica e sociale) dell'ultimo decennio.
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