martedì 14 aprile 2009

Come prendere la gaussiana e buttarla nel cesso


Mi hanno recentemente consigliato un autore che ha subito fatto scattare una molla nella mia testolina curiosa, Nassim Nicholas Taleb, docente americano di Scienze dell’incertezza.
Il libro di cui riporto di seguito una breve sintesi si intitola "Il cigno nero. Come l'improbabile governa la nostra vita" e porta in evidenza in modo critico come i modelli classici di analisi statistici siano basati su modelli ex-post, mente fredda e ad evento concluso, ma non siano in gradi di immergersi nell'immediato e supportare una vera analisi predittiva.
Cosa pensarono gli europei quando, giunti in Australia, videro dei cigni neri dopo aver creduto per secoli, supportati dall'evidenza, che tutti i cigni fossero bianchi? Un singolo evento è sufficiente a invalidare un convincimento frutto di un'esperienza millenaria. Ci ripetono che il futuro è prevedibile e i rischi controllabili, ma la storia non striscia, salta. I cigni neri sono eventi rari, di grandissimo impatto e prevedibili solo a posteriori, come l'invenzione della ruota, l'11 settembre, il crollo di Wall Street e il successo di Google. Sono all'origine di quasi ogni cosa, e spesso sono causati ed esasperati proprio dal loro essere imprevisti. Se il rischio di un attentato con voli di linea fosse stato concepibile il 10 settembre, le torri gemelle sarebbero ancora al loro posto. Se i modelli matematici fossero applicabili agli investimenti, non assisteremmo alle crisi degli hedge funds. Questo libro è dedicato ai cigni neri: cosa sono, come affrontarli, in che modo trame beneficio.

La cosa mi intriga troppo per lasciarmela sfuggire e mi riservo di tornare presto sull'argomento.

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