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sabato 14 marzo 2015

ASUS: se compri un Apple Watch, sei fuori di testa

Asus ci prova a contrastare il lancio di Apple Watch a favore del suo device e sceglie come strategia quella di screditare tale scelta dando del fuori di testa a chi sceglie questo device.

Sarà ma come strategia mi sembra un po' povera, scarsa nella preparazione e forse anche rischiosa. Si perchè definindo il prodotto di Apple come riservato ai folli e di esclusivo interesse a chi ha soldi da buttare dalla finestra, spinge l'immagine d'elite del prodotto, riservato solo a pochi.. ai migliori!
Occhio Asus che questo è un brutto boomerang!

lunedì 20 settembre 2010

SeaBird, il cellulare da sogno

Come si vede dal video di presentazione, SeaBird è un telefono stuoendo, quasi perfetto: comodo, pratico, elegante, supertecnologico. C'è una comoda superficie touchscreen, sensore GPS, connettività 4G, Bluetooth e Wifi. Si contraddistingue da quanto è attualmente sul mercato per un doppio pico-proiettore che consente di estendere i contenuti dello schermo su una superficie in prossimità, consentendo inoltre un più comodo input tramite tastiera QWERTY proiettata sulla superficie d’appoggio.
Purtroppo Mozilla SeaBird non è sul mercato, non è in produzione e non è nemmeno un progetto destinato a diventare qualcosa di concreto. Mozilla SeaBird è semplicemente un sogno, un modo per mettere alla prova la filosofia Mozilla applicandola nel tempo libero a progetti concettuali che estendono i paradigmi della fondazione al di fuori del suo core business concentrato sullo sviluppo di Firefox. Lo smartphone Mozilla, insomma, non sarà mai qualcosa di reale, ma è comunque l’espressione di un ideale.


giovedì 26 agosto 2010

Google ci prova contro Skype

Google ha appena lanciato il guanto di sfida all'attuale leader del VoIP, Skype.
Dal blog di Google si legge infatti che a partire da oggi si potranno effettuare chiamate verso qualsiasi dispositivo, direttamente da Gmail". In sostanza, installando un client VoIP web-based (che richiede Flash) gli utenti di BigG direttamente dal proprio account di posta elettronica potranno effettuare chiamate verso utenze telefoniche a prezzi davvero competitivi.
Il servizio si attiva dall'indirizzo gmail.com/chat/voice con un credito precaricato di 10 centesimi di dollaro - che funzionerà tramite la finestra di Google Chat.
Il sistema permette fino al gennaio del 2011 per gli utenti statunitensi  chiamate nazionali (e verso il Canada) gratuite. Mentre per noi europei resta un mistero su come fare a ricaricare il credito telefonico.



Non ho ancora provato il servizio offerto da Google e non so se scalfirà la maestosa popolarità di Skype, ma è chiaro che questo nuovo strumento andrà ad arricchire l'esperienza degli utenti del servizio di posta elettronica Gmail, permettendone una più lunga permanenza all'interno dell'hub.

Se a questo inseriamo anche la volontà di aprirsi verso il social networking si capisce subito la strategia di BigG che vuole realizzare il sogno del portale unico nel quale l'utente possa trovare tutto quello di cui a bisogno senza bisogno di uscire mai dal "seminato". Di fatto è il grande sogno di Microsoft di 10 anni fa quando con il portale MSN puntava a restringere le trame di internet orientando gli utenti di Windows verso una piattaforma di proprietà Microsoft. Sappiamo che quello è stato un mezzo fallimento... chissà se la storia si ripeterà ancora, ma i tempi sono leggermente cambiati grazie a facebook e iPad.
E' chiaro che ora non esiste più un mercato unico, Microsoft, Google, Skype, Facebook Oracle... sono tutti in diretta concorrenza. La sfida è aperta a tutti!

mercoledì 28 luglio 2010

Ossimoro tecnologico

 Purtroppo a volte la vita ci riserva brutte sorprese. Da anni utilizzo servizi web con notevole soddisfazione. Come privato ho maturato numerose esperienze: banche online, stampa  delle foto, blog, webmail, aste online. Solo in rari casi sono rimasto deluso del servizio. Come azienda quindi mi aspettavo delle prestazioni migliori e tutto mi sarei immaginato tranne che rimanere così deluso dai sistemi informativi di Telecom Italia.
Devo assolutamente condividere questa esperienza, nella speranza che possa essere da esempio e monito per qualche altro utente.
Per i soliti motivi di controllo dei costi, si è deciso di attivare il sistema di ebill di Telecom che permette di avere report in tempo "quasi reale" sui consumi delle utenze telefoniche. Partiamo quindi con la procedura di registrazione del mio utente per accedere al servizio. E qui inizia il calvario.
Venerdì 23 luglio: Accedo al sito di tim.it e inizio la registrazione: ebbene si, prima di registrarsi come utenza business del sito impresasemplice.it (che è il nuovo nome dell'area business) ci si deve registrare prima sul sito tim.it come privato con i propri dati personali. Peccato che in fase di registrazione viene chiesto di copiare i dati delle captcha che però non vengono mostrate sul sito. Penso ad un problema del mio browser, provo quindi con Internet Explorer, Firefox, attivo/disattivo il proxy ma non cambia nulla: le immagini captcha non vengono mostrate. Non mi resta che segnalare il problema a Telecom e attendo fiducioso.
Lunedì 26 luglio: riprovo la registrazione e miracolo ora le captcha funzionano. Mi registro quindi come privato sul sito tim.it. Poi passo sul sito impresasemplice.it ma qui dopo aver inserito i codici delle immagini captcha (che per miracolo ora funzionano anche qui) ricevo un errore del proxy interno del sito telecom perchè l'application server non risponde. Ancora una volta riporto gli errori a Telecom e aspetto...
Martedì 27 luglio: Finalmente completo la registrazione ma ho solo una password temporanea inviatami via mail.. I codici definitivi mi arriveranno per sms (anche perchè DEVI avere un abbonamento telefonico Telecom per riceverlo) o forse via telegramma.

Mercoledì 28 luglio: Finalmente ho accesso al sistema entro e cosa vedo? Nulla. Solo la presentazione dei vari servizi e report ottenibili. Provo quindi ad entrare nell'area dell'ebill e come mi ritrovo? Un nuovo modulo di iscrizione, in due parti via web e via carta, da inviare naturalmente via fax (!!!) alla telecom. E fortuna che che si chiama Impresa Semplice!!

Ma in casa Telecom si rendono conto che siamo nel 2010?? O forse fa parte di una sottile strategia per scoraggiare i clienti da chiedere servizi a valore aggiunto ad una azienda che vuole solo fatturare la fonia fissa e mobile. Poveretti, non si rendono conto che è un'attimo perdere un i clienti.
Mi risuonano in mente le parole di Beppe Grillo durante l'ultimo incontro degli azionisti: "Siete finiti, non lo sapete ma siete già morti!"

lunedì 10 settembre 2007

Offerta Vodafone a 5 €cent ma solo se disdici il contratto

The image “http://www.190.it/res/img/new_header/logo_1.gif” cannot be displayed, because it contains errors.Come previsto nel mio precedente post ho ricevuto oggi la chiamata di una commerciale Vodafone che si chiede il perchè abbia disdetto il mio abbonamento.

Per farmi rientrare mi ha offerto un bel profilo da 5 €cent verso tutti e bonuns da 80 euro a chiamata per svariati mesi. Inoltre il passaggio alla scheda ricaricabile è gratuito (dovrebbe costare 25 €).

Che dire è incredibile quello che si riesce a fare con delle disdette secche ai contratti standard che ci vengono offerti dalle grosse aziende di telefonia/paytv/internet.

Rendo pubblica questa storia, non per farne un vanto, ma solo per dare coraggio a chi si ritiene intrappolato da contratti ancora troppo costosi e non sa come procedere per ottenere condizioni migliori.

martedì 28 agosto 2007

Piccole battaglie personali a tutela del consumatore

Sempre sull'onda delle piccole battaglie personali sono a riportare cosa ho fatto oggi per il mio contratto telefonico Vodafone per il numero privato.
Come forse immaginate questo numero è da me poco impiegato e le bollette che ricevo ogni due mesi sono per il 99.99% dovute a costi fissi per il contratto di abbonamento e i relativi bolli governativi.
Con la liberalizzazione e l'azzeramento dei costi di ricarica pensavo di poter aver risolto i miei problemi, semplicemente migrando ad una prepagata Vodafone, risparmiando sui costi fissi e senza perdere il numero che ormai mi accompagna da 10 anni. Ma questo è stato solo un miraggio, perchè se fate una prova e chiedete a qualsiasi rivenditore Vodafone di voler migrare alla ricaricabile lui vi dirà che questo è possibile solo in una (sola) sede a Milano.. quella centrale vicino al tribunale. Ebbene si milioni di persone si dovrebbero mettere in fila all'unico sportello abilitato per questo trasferimento.
Ho provato ad avvicinarmi qualche mese fa e la fila era la stessa del giorno dopo la liberalizzazione.. tutti messi alquanto maluccio e qualcuno non era sopravvissuto, ma tutti rigorosamente in fila per risparmiare qualche €ino.
Io non potevo dedicarmi completamente a tale attività, e mi sono ritrovato a ricevere altre 3 bollette Vodafone assolutamente odiose...
Ma ora grazie alla nascita degli operatori virtuali io posso rifarmi... e questa mattina quando sono andato a fare la spesa con la mia Eleonora ho acquistato una sim Coop Voce ricaricabile chiedendo la portabilità del mio vecchio numero per il solo costo della sim 5 €.
Mi hanno già premesso che i tempi per l'attivazione saranno lunghi (2-3 settimane), ma tanto so già come finirà... mi chiamerà Vodafone per chiedermi perchè me ne voglio andare dopo 10 anni di felice (soprattutto per loro) sodalizio e magari mi offriranno la tanto agognata scheda ricaricabile con una tariffazione pure scontata. Se questo non accade ho un bel contratto a tariffa fissa con il nuovo operatore.

Quando si dice se non puoi sconfiggerli....

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lunedì 16 aprile 2007

Grillo Show!!


Alla fine Grillo ce l'ha fatta, ha raccolto le adesione di migliaia di azionisti Telecom e ha parlato per un buon quarto d'ora all'assemblea degli azionisti.


Vi consiglio di guardarlo e ascoltarlo tutto. Lo trovate anche qui.

mercoledì 7 marzo 2007

Ecco la verità su come Vodafone si adatta al decreto Bersani

immagineLeggendo su tutti i giornali che Vodafone aveva recepito la normativa prevista dal decreto Bersani, col mio solito ottimismo cosmico, ieri mi sono rivolto ad un grosso centro Vodafone One su Corso Buenos Aires. E così mi sono fatto 30 minuti di coda, parlottando con la vecchietta dietro di me che mi riportava le preoccupazioni sui nuovi abbonamenti offerti dagli operatori di telecomunicazioni, setiti al telegiornali il giorno prima.

Arrivato il mio turno mi sono però sentito dire che per il passaggio da abbonamento a ricarica, sfruttando così l'abbattimento dei costi di gestione offerti dalla Bersani, mi devo però rivolgere all'ufficio centrale in via degli Orefici, 2.

Se il fatto corrisponde a verità sarebbe veramente scandaloso... Ma è mai possibile che SOLO un ufficio a Milano faccia un intervento del genere!!!?? Certo che Vodafoni dimostri di voler rendere la vita difficile a chi vuole cambiare contratto!

Possibile che la notizia non sia stata riportata da nessuna testata giornalistica?

Spero qualcuno accorga questo mio sfogo e che scoppi un bel casino.. Vodafone a questo punto se lo merita.


mercoledì 14 febbraio 2007

Il governo quest'anno mi fa un bel regalo

Garfield ilusionado por un regalo.Leggo oggi che il governo non subisce il ricatto delle compagnie telefoniche e conferma che a partire dal 5 marzo, giorno del mio compleanno, gli operatori dovranno azzerare i costi fissi che in maniera "indebita" vengono imposti a noi poveri utenti.

A questa normativa non dovranno aderire solo gli operatori telefonici, ma si estende anche alle schede prepagate per il digitale terrestre di Mediaset/La7 e ai servizi internet di pay per view.

Spero solo che gli operatori colpiti dal provvedimento (tutti) non facciano cartello aumentando i costi del servizio per rifarsi della fetta di utile che di botto non potranno presentare alla prossima chiusura di bilancio.

Speriamo solo che il governo vigili un filo di più di quanto ha fatto in passato con il passaggio all'euro...


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sabato 9 dicembre 2006

La 3 vince il premio per la peggiore pubblicità


Personalmente mi ero trattenuto dal commentare la tristissima pubblicità della 3 con la Gregoraci e le sottili allusioni alla vicenda estiva che l'hanno tristemente resa famosa.
Pensavo che una pubblicità così brutta avrebbe ottenuto come primo risvolto il licenziamento dell'autore di tale abominio, ma avevo torto: non avevano ancora toccato il fondo. In questi giorni circolano in tv i nuovi spot con Paris Hilton, costati certamente tantissimo (quanto chiederà una ereditiera strafamosa e piena di soldi?), e che davvero fanno rimpiangere i video amatoriali di youtube.
Tra l'altro dopo il primo spot in vespa, che richiamava il mitico film Vacanze Romane, la nostra giovane ereditiera è stata pure doppiata, perchè a quanto sembra il pubblico non riusciva neanche a riconoscere il suo nome pronunciato dalle sue labbra.

giovedì 4 maggio 2006

Compagnie telefoniche con servizi pedopornografici a valore aggiunto


Riporto in questo blog, il servizio di Report andato in onda la scorsa domenica, che presenta le ultime idee della compagnia telefonica H3G in fatto si servizio a valore aggiunto.
Sono stati così platealmente presentare servizi poco pubblicizzati pubblicamente, come l'accesso a contenuto pornografico, l'esistenza del canale televisivo di Playboy disponibile su videofonino, la possibilità di scaricarsi strip maschili o femminili o di inviarli agli amici.
Tuttiquesti contenuti sono fruibili da chiunque, vincolando il controllo della maggiore età ad un codice pin che è l'utente stesso che definisce!
Già questo dovrebbe far riflettere molte delle mamme che hanno regalato ai propri pargoli un bel videofonino per la comunione, pensando che questo non presenti affatto un pericolo.
La parte più succulenta e scandalosa del servizio, di cui allego di seguito la trascrizione completa, deve però arrivare. Si scopre infatti che tra i servizi disponibili ce n'è uno molto interessante che potrebbe far guadagnare pure dei soldi all'utente: se infatti pubblichi nell'area comunity un tuo filmato, quando qualcuno lo scarica parte del soldi da lui pagati ti vanno a credito sulla SIM. Questo bel strumento permette infatti a chi ha pochi soldi, o a chi spende parecchio per telefonare o inviare SMS ai propri amichetti, di ricaricarsi in modo del tutto anonimo. Naturalmente quali sono i filmati maggiormente scaricati? Paesaggi bucolici o tette nude che balla al ritmo latino? Panoramiche del proprio motorino o riprese rubate dell'amichetta che va in bagno? Lascio a voi indovinare.
Già questo dovrebbe far alzare un polverone incredibile verso la compagnia telefonica, che senza alcun controllo di fatto alimenta un mercato che vacilla tra lo sfruttamento di immagini pedopornografiche alla violazione dei diritti sulla privacy (o per lo meno alla pubblicazione di materiale sul quale non c'è alcun controllo).
Tanto alle compagnie che gliene frega, mica ci sono di mezzo i diritti televisivi di qualche Major in campo!

Ultima chicca di questo nuovo strumento sviluppato da H3G è la possibilità di contattare l'autore del filmato. Il massimo del serivizio offerto a potenziali pedofili, che dopo aver goduto(!) di qualche ripresa infantile possono tranquillamente contattare altri pedofili, per uno scambio più profiquo o direttamente i minori....

Che schifo!!! Spero sinceramente che le denuncie presentate dalle associazioni dei consumatori facciano crollare qualche testa.

giovedì 20 aprile 2006

Il pizzo degli operatori telefonici


Gli autori di questa petizione hanno giustamente fatto notare come i “costi di ricarica” imposti da tutti gli operatori di telefonia cellulare, siano una delle tante “anomalie all’italiana”.
All'atto pratico infatti, per effettuare una ricarica non vi è alcun costo effettivo: i soldi che i gestori pretendono sono semplicemente un’addizionale ingiustificata, un po’ come quando la malavita organizzata chiede il pizzo ai commercianti.
Ad ogni modo la petizione, nata da un’iniziativa spontanea slegata da associazioni e movimenti di consumatori, è indirizzata al Dipartimento Concorrenza, Mercato e Consumatori della Commissione Europea e all’Antitrust italiana.

Magari non cambierà nulla, e forse il mondo non migliorerà d'un tratto, ma firmare non costa niente. Io l'ho già fatto e sono il 6890°.

lunedì 20 febbraio 2006

Un lavoro per Megan Gale


Non so se vi siete accorti che a partire del 2006, Megan Gale non è più la testimonial ufficiale di Vodafone.
La nuova pubblicità infatti propone tre giovani (due ragazzi e una bella ragazza molto simile a Megan) modelli molto simpatici e molto meno sofisticati rispetto alla bella modella.

Sembra infatti che la ormai vetusta modella australiana, al termine del contratto (a tempo determinato) con l'operatore mobile italiano, sia rimasta senza sponsor.
Vorrei quindi proporvi una domanda:
Cosa farà secondo voi la nostra bella modella?
1) Ripiegherà alle sfilate di moda (anche se non più giovanissima)
2) Si fidanzerà con Briatore (..ancora....)
3) Si buttera sul cinema (..ancora...)
4) Parteciperà anche lei alla prossima manifestazione di sinistra, per la difesa dei contratti di lavoro