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lunedì 23 maggio 2011

Wikipedia vuole diventare patrimonio dell'Unesco

Wikipedia ha dieci anni di vita e già punta a diventare patrimonio mondiale dell'Unesco. Lo rivela in un'intervista John Wales, fondatore della famosa enciclopedia on line, nata il 15 gennaio del 2001 e gestita dall'organizzazione non profit 'Wikimedia Foundation'.
"Sarebbe uno straordinario riconoscimento -sottolinea Wales- per tutte quelle migliaia di persone che ogni giorno collaborano per migliorare la prima enciclopedia libera. E sarebbe anche un segnale di sensibilizzazione nei confronti della libera conoscenza. Wikipedia, non è soltanto un sito web, ma un nuovo ed ormai affermato fenomeno culturale". Questo è il motivo che spinge a puntare a un riconoscimento che l'Unesco ha assegnato non solo a cose fisiche, ma anche a idee, movimenti o nuovi concetti.

mercoledì 18 maggio 2011

Linkedin si quota in borsa ed è subito un successo


Linkedin, il social media dei professionisti, fa il suo ingresso ufficiale a Wall Street quotato 4,3 miliardi, il 30% in più della valutazione iniziale. Azioni offerte tra i 42 e i 45 dollari: cioè 10 dollari in più del prezzo preventivato soltanto venti giorni fa: un vero e proprio boom.
L'idea di creare un social network per i professionisti si deve alla creatività di Reid Hoffman,  laureato di Stanford che abbandonda la vocazione da filosofo per seguire il mondo del business, infilando un successo dopo l'altro: fonda SocialNet, partecipa alla fondazione di PayPal. Quindi si inventa LinkedIn, finanziando progetti come  Facebook, Zynga e LastFm.
Lo sbarco in borsa di LinkedIn è la più grande Ipo del settore Internet dopo lo sbarco in borsa di Google nel 2004. "Continueremo a investire, stiamo crescendo al passo più rapido della nostra storia", ha detto l'amministratore delegato del gruppo Jeff Weiner dopo l'esordio che ha riacceso l'entusiasmo degli investitori per le società hi-tech, dopo il (s)boom degli anni '90. In attesa per il collocamento a Wall Street ci sono anche colossi del calibro di Facebook, Twitter e Groupon, altri social network che arriverebbero a valere decine di miliardi di dollari dopo il passaggio a Wall Street.
L'affare è diventato maledettamente esplosivo. E questo successo fa un pizzico di paura. Aspettando che si muova anche il colosso Facebook.

domenica 15 maggio 2011

Eppela: il crowdfunding parla italiano

Ho già parlato di Kickstarter il portale americano per il crowdfunding, ovvero la raccolta del capitale iniziale per dare vita a un progetto che il popolo della rete ritiene più meritevoli.
Oggi presento Eppela la risposta italiana, fondato da Nicola Lencioni che in pieno spirito crowfunding si è messo in vendita da solo per 12000 euro. Da di scadenza della raccolta il prossimo 3 giugno e manca ancora metà della cifra.
Anche se non originale, plaudo a questa iniziativa tutta made in Italy, e nel mio piccolo gli faccio pubblicità.
Forza Nicola! Forza Eppela!

giovedì 5 maggio 2011

L'euforia dello shopping on line genera cloni

Complice la crisi, che spinge i consumatori alla ricerca dell'offerta migliore, il canale internet si scopre essere uno dei preferiti dei consumatori europei, italiani in prima fila.
I dati di ComScore sembrerebbero confermare questa sensazione, portando all'evidenza che lo scorso gennaio i tre quarti degli europei hanno visitato un sito di e-commerce, con una crescita del 66% rispetto a un anno fa, trascorrendo in media 52 minuti su siti di vendita online.
E' sull'onda di questo entusiasmo che Google annuncia il lancio in Italia - ma anche in Spagna e in Olanda - di Google Shopping: una versione del noto motore di ricerca dedicata a trovare online informazioni sui prodotti, comparare i prezzi e identificare il venditore dal quale effettuare l'acquisto.
Ma il gigante di Mountain View non è il solo ad essere sceso nell'arena.
Anche Amazon ha da poco esteso la sua offerta attraverso l'acquisizione di BuyVip punta a sviluppare il mercato del social shopping, con offerte di saldi e orientamento a prodotti (in particolare vestiti) apprezzati ad un pubblico sensibile come quello femminile.
Ma non è finita qua. Anche l'italianissimo Telecom Italia ci prova e presenta Jumpin: un sito (l'ennesimo) che vuole contrastare direttamente il leader Groupon, il primo sito che ha saputo giungere alle masse grazie alle proprie offerte di social shopping. Il progetto nato in queste settimane per tentare di sfidare il colosso USA. Anzi a ben guardare sembra proprio la copia del concorrente americano...

mercoledì 13 aprile 2011

KickStarter: la community finanzia le tue idee

 Chi ha un’idea eccellente e capacità di svilupparla necessita solo di un computer collegato a internet per ottenere successo, denaro e fama: si pensi alla fulgida carriera di un Mark Zuckemberg, trasformatosi in poco più di un lustro da nerd brufoloso a guru multimiliardario.
Ma spesso manca il capitale iniziale, ma anche a questo c'è rimedio.
KickStarter è un sito che ti permette di raccogliere dei finanziamenti per dei progetti pubblicati. Se avete un’idea vincente e volete raccogliere dei soldi, KickStarter potrebbe essere il posto giusto.
Come dice al New York Times uno dei suoi fondatori, Yancey Strickler, almeno all’inizio Kickstarter aveva come obiettivo quello di rendere possibili progetti unici di tipo artistico (la registrazione di un disco o la produzione di un documentario); nulla però impediva che la piattaforma venisse impiegata per facilitare la nascita di strutture relativamente stabili come aziende produttrici di beni fisici, cosa che è puntualmente avvenuta.
Il meccanismo di finanziamento è simile a quello utilizzato dai siti di social buying come Groupon: ai creativi viene concesso uno spazio per poter presentare il loro progetto. A quel punto gli iscritti alla piattaforma hanno la possibilità di impegnare del denaro per acquistare il prodotto/servizio. Se entro un certo periodo di tempo prefissato il progetto riesce a raccogliere o superare la somma necessaria a realizzarlo, esso è “validato”: a quel punto chi ha impegnato una somma è obbligato a versarla, mentre chi deve realizzare il prodotto/servizio dovrà cominciare a lavorare per trasformarli in realtà.
Se invece il progetto non si rivela sufficientemente interessante da guadagnarsi crediti sufficienti dal proprio mercato potenziale, tutti sono liberi da impegni, tanto chi si era dichiarato disponibile a pagare il potenziale prodotto dell’ingegno, quanto chi avrebbe dovuto realizzarlo (è il cosiddetto “finanziamento tutto-o-niente”). Si tratta di un modo geniale di testare idee o fare vendite condizionali praticamente senza rischio.

Dopo due anni di attività sono state pubblicate delle statistiche degli ultimi due anni.
In questo periodo per 20.371 progetti sono stati richiesti 53 milioni di dollari. Di questi, 40 milioni sono stati raccolti, avviando 7.496 progetti, dei quali 3.175 progetti sono ancora attivi.

Facendo due calcoli, il 43% dei progetti su KickStarter riescono a raccogliere i soldi necessari per l’avviamento, mentre l’85% dei soldi richiesti per i progetti si riescono a raccogliere. In questo sito vengono aggiunti 2.000 nuovi progetti ogni mese.

giovedì 3 febbraio 2011

"The Daily" dopo 24 ore è stato già craccato

The Daily è il primo quotidiano nato e pensato esclusivamente per l'iPad.
Nato da una strettissima collaborazione tra Apple e mister "News" Murdoch, che ha investito nel progetto 30 milioni di dollari.
Benché nasca per un supporto digitale, The Daily non sarà fruibile via web e per leggerlo bisogna abbonarsi al giornale a 99 cent a settimana. O meglio non dovrebbe leggersi su internet. La cosa divertente è infatti che, dopo sole 24 ore dalla presentazione, c'è chi ha già "hackerato" il sistema.

Andy Baio, un programmatore e giornalista di Los Angeles, ha creato il sito The Daily: Indexed su cui è possibile leggere tutti gli articoli del Daily, e tutto rigorosamente gratis.
Questo è possibile perchè gli articoli del giornale sono in effetti già tutti online, ma non indicizzati dalla homepage del sito ufficiale. Basta quindi reindicizzare le pagine e il gioco è fatto.
Provare per credere.

venerdì 10 dicembre 2010

Con Oracle Open Office si fa in tre e va sulle nuvole

Oracle ha appena rilasciato Open Office 3.3, ma dopo la defezione dei programmatori che hanno dato vita a LibreOffice al momento sul mercato ci sono infatti tre suite da ufficio molto simili (se non identiche): OpenOffice.org, Oracle Open Office e LibreOffice.

La prima è la suite libera e gratuita nata dall'apertura del codice di Sun StarOffice.
La seconda è il frutto del recente fork, che è nato in seguito alla preoccupazione circa le politiche di Oracle.

L'ultima invece, Oracle Open Office è la nuova incarnazione di StarOffice, ed è disponibile in due versioni: la Stadard Edtion e la Enterprise Edition.

La Standard Edition, in vendita a 39 euro, può essere installata da un massimo di 99 utenti su un solo sistema operativo e non comprende il supporto; la licenza della Enterprise Edition - che costa 71 euro - permette invece l'installazione a più di 100 utenti su ogni sistema per cui esiste la suite e comprende il supporto.
In più, nella versione Enterprise sono presenti 5 connettori per l'utilizzo insieme ad altre applicazioni aziendali (E-Business Suite, Business Intelligence Server, SharePoint Server, Alfresco e MySQL).

Oracle ha fatto debuttare anche Cloud Office 1.0 che è una versione della suite che sfrutta il modello del cloud computing ed è compatibile con il formato OpenDocument.
Con Cloud Office Oracle entra nella già affollata arena di Google Docs e Office 365, mettendo a disposizione di utenti e organizzazioni aziendali un sistema integrato che dovrebbe offrire ampia possibilità di scelta per le diverse esigenze di produttività.

Anche Cloud Office sarà disponibile a pagamento: la versione per le aziende si chiamerà Cloud Office Professional Edition, mentre gli ISP potranno offrire ai propri clienti le versioni Home, Standard o Professional a prezzi da definire.

martedì 23 novembre 2010

Amazon sbarca in Italia

A meno di una settimana dagli slogan pubblicitari, la versione italiana di Amazon ha finalmente aperto i battenti.
La presentazione è affidata a una lettera in homepage del CEO di Amazon, Jeff Bezos, il quale ricorda che la prima consegna italiana da un magazzino americano risale al lontano 3 agosto 1995.
Nel resto della missiva Bezos spiega meglio quello che Amazon offrirà nel nostro paese: libri, Dvd, software, videogiochi e musica.
I dettagli dell'offerto di Amazon nel nostro paese li ha spiegati Diego Piacentini, VP dell'area International. "La strategia di Amazon si basa su alcuni punti chiave: prezzo, disponibilità immediata, informazioni precise e recensioni personalizzate - spiega Piacentini - Partiamo subito con un'offerta promozionale del 30% su una selezione dei nostri prodotti, che vedono già 2 milioni di libri in pronta consegna, di cui 100mila in Italiano". Inoltre Amazon punta molto sul servizio Prime, che con un abbonamento di 10 euro l'anno permette di avere la spedizione gratuita per tutti i prodotti acquistati in un anno, recapitati tramite corriere privato. Una sede italiana "fisica" non è invece ancora prevista, visto che la gestione sarà concentrata nel quartier generale europeo di Lussemburgo.
All'appello manca però Kindle, il lettore di ebook che purtroppo continuerà a dover essere acquistato dal sito americano. Peccato.

martedì 28 settembre 2010

Kindle si fa web

Amazon ha annunciato Kindle for Web, la versione per browser dell'applicazione per ebook leader del mercato, collegata a Kindle Store.
Questa versione la pone ora in concorrenza con Google Books e Scribd.
Questa applicazione, ancora in versione beta, che potremmo definire una specie di Itunes per i libri, che premette di distribuire parti gratuite dei libri direttamente dal browser e di lasciare all'utente la possibilità di acquistare con un solo click.
Inoltre il servizio offre delle ulteriori opzioni: permette di leggere assaggi di libri online da Amazon.com, condividerli attraverso social network o email, e soprattutto incastonare parte di questi nel proprio blog o sito guadagnando una percentuale sull'eventuale vendita.
Quest'ultima opportunità è possibile grazie alla possibilità di embeddare nel proprio sito un capitolo di un libro. Dove, attraverso l'applicazione in flash, i caratteri e l'impaginazione possono essere personalizzati e le pagine possono essere viste a schermo intero.


venerdì 10 settembre 2010

Un professionista IT a noleggio

Anche oggi Obama dichiara che la crisi che ha coinvolto il mondo intero da un paio di oggi stenta ancora ad evaporare dallo scenario collettivo. Il mondo ICT non fa accezione, anzi i cali degli investimenti aziendali sembrano coinvolgere soprattutto l'area dell'Information Technology. Ormai si è diffusa l'idea che si possa ridurre gli investimenti di ricerca ed evoluzione tecnica, senza intaccare la propria competitività commerciale.
Non dimentichiamoci infatti che l’Italia si piazza al quarto posto tra i paesi appartenenti all’Unione Europea per numero di esperti nelle ICT, arrivando a offrire il 10% della forza lavoro totale europea.
Questa situazione espone migliaia di tecnici e professionisti al rischio occupazionale, ma ora si affaccia una nuova possibilità offerta dalle piattaforme di mediazione online, capaci di fornire un solido punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro, senza scomodare altri intermediari.

Twago, è una di quelle che si sta imponendo per le sue caratteristiche di efficacia e semplicità.
Lo strumento sembra utile in quanto, in assenza di impieghi stabili, fornisce ai professionisti IT una valida alternativa per evitare lunghi periodi di inattività e per mantenere vitale e aggiornato il proprio curriculum.

L’iscrizione al servizio è gratuita e consente di aver accesso a progetti di aziende italiane ed internazionali.
Il meccanismo di utilizzo della piattaforma è piuttosto intuitivo. Praticamente le operazioni di assegnazione del lavoro possono essere descritte in tre semplici passi:

1. l’azienda rende disponibile una posizione attraverso la pubblicazione di un progetto
2. i lavoratori freelance inviano la propria offerta in funzione delle esigenze dell’azienda
3. l’azienda seleziona il professionista a cui affidare il progetto in funzione dell’offerta

A questo punto il gioco è fatto e le parti possono esprimere la propria soddisfazione nella collaborazione attraverso un sistema di rating reso poi pubblico a vantaggio dell’intera comunità.
La piattaforma inoltre permette di gestire anche la procedura di pagamento in totale sicurezza per entrambe le parti.

giovedì 26 agosto 2010

Google ci prova contro Skype

Google ha appena lanciato il guanto di sfida all'attuale leader del VoIP, Skype.
Dal blog di Google si legge infatti che a partire da oggi si potranno effettuare chiamate verso qualsiasi dispositivo, direttamente da Gmail". In sostanza, installando un client VoIP web-based (che richiede Flash) gli utenti di BigG direttamente dal proprio account di posta elettronica potranno effettuare chiamate verso utenze telefoniche a prezzi davvero competitivi.
Il servizio si attiva dall'indirizzo gmail.com/chat/voice con un credito precaricato di 10 centesimi di dollaro - che funzionerà tramite la finestra di Google Chat.
Il sistema permette fino al gennaio del 2011 per gli utenti statunitensi  chiamate nazionali (e verso il Canada) gratuite. Mentre per noi europei resta un mistero su come fare a ricaricare il credito telefonico.



Non ho ancora provato il servizio offerto da Google e non so se scalfirà la maestosa popolarità di Skype, ma è chiaro che questo nuovo strumento andrà ad arricchire l'esperienza degli utenti del servizio di posta elettronica Gmail, permettendone una più lunga permanenza all'interno dell'hub.

Se a questo inseriamo anche la volontà di aprirsi verso il social networking si capisce subito la strategia di BigG che vuole realizzare il sogno del portale unico nel quale l'utente possa trovare tutto quello di cui a bisogno senza bisogno di uscire mai dal "seminato". Di fatto è il grande sogno di Microsoft di 10 anni fa quando con il portale MSN puntava a restringere le trame di internet orientando gli utenti di Windows verso una piattaforma di proprietà Microsoft. Sappiamo che quello è stato un mezzo fallimento... chissà se la storia si ripeterà ancora, ma i tempi sono leggermente cambiati grazie a facebook e iPad.
E' chiaro che ora non esiste più un mercato unico, Microsoft, Google, Skype, Facebook Oracle... sono tutti in diretta concorrenza. La sfida è aperta a tutti!

sabato 21 agosto 2010

Sega i tuoi video con Youtube splitter

 Se anche voi disponete di un account su Youtube probabilmente vi sarete scontrati con il limite "politico" che non permette di uploadare i propri video se durano più di 10 minuti. Capita però la necessità di voler condividere video più lunghi e allora tornano utili applicazione come YouTube Splitter che permette di creare diversi file "segando" il video origine in una serie di video tutte con le dimensioni massime consentite. Una volta creati i vari spezzoni è possibile poi creare una opportuna playlist che permetta di riprodurli tutti di seguito nell'ordine corretto.
Il programma è gratuito e permette di battezzare i vari upload come "privati" in modo da meglio gestire la politica di accesso ai file.

giovedì 12 agosto 2010

Creare una web applicazione con Weebly

Oggi vi propongo uno strumento davvero eccezionale, Weebly, che si propone di realizzare un sito direttamente online, con tanto di dominio (tuoweb.weebly.com) e strumenti per l’editing davvero interessanti. Vedi video demo qui sotto.



L’idea, ovviamente, non è nuova, ma l’approccio di Weebly è davvero innovativo in quanto permette di realizzare un sito direttamente online attraverso una comoda e semplice interfaccia sviluppata in Ajax. Oltre alla semplicità d’uso questo servizio offre strumenti di editing interessanti, come lettori RSS, inserimento di Mappe Google, inserimento di Video (da varie fonti) e altro che rende il lavoro di editing davvero semplice e alla portata di tutti. Weebly è un comodo strumento . È sufficiente registrarsi, scegliere la grafica del sito e inserire testi e immagini. Il servizio, completamente gratuito include una gran varietà di sfondi, immagini e template già pronti per la pubblicazione. Il sito creato può essere scaricato per metterlo su un proprio server o in alternativa lasciarlo sul sito di Weebly. In questo caso il sito sarà raggiungibile con l'indirizzo nomesito.weebly.com.

domenica 1 agosto 2010

Caro vecchio fax. Gratis attravero il web


Iservizi di email hanno di fatto soppiantato gli scambi di documenti via fax. Purtroppo però questo strumento è ancora lontano dall'andare in pensione e a volte capita la necessità di inviare un fax. Se vi serve mandare sporadicamente dei fax vi suggerisco i servizi via web offerte da Faxalo. Si tratta di un sito web che permette gratuitamente di faxare un massimo di tre documenti giornalmente verso qualsiasi numero di telefono italiano, in maniera veloce ma soprattutto gratuitamente.

Per poter utilizzare il servizio, vi accorrerà registrarvi sul sito in questione ed effettuare il login; una volta effettuato l’accesso vi basterà caricare il file da faxare sul sito di Faxalo, inserire un numero di fax esistente e premere su “Invia”, una volta inviato il fax ricevere una notifica sull’email di iscrizione nella quale sarete informati dell’avvenuta ricezione o meno del fax.

Un servizio davvero utili da tenere sempre a portata di mano.

Se invece avete bisogno di un numero per ricevere i fax, allora dovete provare il servizio di Eutelia che vi permette di avere un numero di telefono riservato per ricevere i fax. Fate però attenzione perchè dopo 90 giorni di inattività tende a disattivarsi.

venerdì 25 giugno 2010

What is Cloud Computing?

Le nuove tendenze del mondo IT sono ormai definite: virtualizzazione, Saas, Cloud Computing... Ma se anche voi tendete a perdervi in questo mondo di acronimi e inglesismi, vi consiglio la seguente presentazione offerta da Saleforce. Il taglio è poco tecnico e molto Business Oriented.. quasi quasi la confeziono e la propongo anche al mio Amministratore Delegato.

sabato 19 giugno 2010

YouTube offre anche l'editor video online

Sono passati tre anni dal fallimento dell'esperimento YouTube Remixer ed ora YouTube ci riprova e lancia un  nuovo servizio di editing videoYouTube Video Editor, che permette di tagliare, modificare e montare i filmati caricati sulla piattaforma; l'editor completa idealmente AudioSwap, il servizio che permette di aggiungere la musica ai video già da tempo disponibile.
Per una presentazione lampo guardate il video qui sotto:

venerdì 2 aprile 2010

Scaricare tutta Wikipedia sul proprio PC

Poter consultare in modalità offline il grande database di Wikipedia può essere estremamente utile. Si potrebbe pensare che sia impossibile avere abbastanza spazio sul proprio computer per l'enorme massa di informazioni presenti su Wikipedia, e invece l'intera enciclopedia occupa solo 2 GB se non si scaricano le immagini e anche con queste la dimensione totale è di circa 6 GB, pochissimo rispetto alle capienze degli attuali dischi rigidi.
Il download è possibile tramite utility che consentono di portare “in locale” i contenuti di Wikipedia scaricandoli sul proprio PC. Tra di esse si distingue il recente e opensource Okawix, progetto in inglese, ma che può scaricare la Wikipedia di 253 lingue tra cui l'italiano. Non solo, perchè funziona anche con gli altri progetti Wikimedia come Wikibooks, Wikisource, Wikiversity, Wikiquote, Wikitionary e Wikinews.
Il software è disponibile per sistemi operativi Windows, Mac e Linux.
Da provare per le vostre trasferte lontano dalla rete...

sabato 20 marzo 2010

Cambia colore alle tue pareti di casa in 1 minuto

La primavera è alle porte e forse anche voi state pensando a ripulire la vostra dimora. Se come me state pensando anche a ridipingere le pareti di alcuni ambienti vi propongo Colorjive un interessante sito che vi permette di provare le varie tinte dell'appartamento in meno di un minuto e senza coinvolgere un imbianchino professionista o peggio mettervi voi a dipinere le pareti con sforzi notevoli, danni certi e risultati discutibili. Di seguito il filmato che mostra quanto sia semplice il suo utilizzo.

lunedì 15 marzo 2010

Compatta i tuoi link

In un mondo iperconnesso dove scambiare le proprie risorse i link più interessanti risulta essere fondamnetale quanto mantenere corti ed efficaci i propri messaggi risulta necessario potere accorciare i propri link. Per farlo potete usare il servizio offerto da TinyURL. Basta copiare e incollare il nostro lungo collegamento nello spazio apposito di TinyURL e ci verrà restituito un collegamento brevissimo del tipo: http://tinyurl.com/yb9veqr.

lunedì 8 febbraio 2010

Google vince il SuperBowl

Ieri si è giocato la finalissima del SuperBowl, l'evento sportivo più seguito al mondo. Un solo numero dovrebbe bastare fra tutti, infatti la finale della Nfl di quest'anno è stata vista dal maggior numero di telespettatori della storia: oltre 106 milioni. E' chiaro che 1 minuto di spot in un evento mediatico del genere, non ha prezzo.
Le maggiori compagnie del mondo investono milioni per accaparrarsi l'attenzione del pubblico e quest'anno la palma d'oro va consegnata a Google per il bello spot realizzato.
Annunciato via twitter dallo stesso CEO di Google Eric Schmidt, è arrivato nel terzo quarto del Super Bowl: la prima grande pubblicità di Google intitolato "Amore Parigino", utilizza solo schermate di Google e varie ricerche effettuate con il suo aiuto per raccontare una storia romantica: quella di un utente che organizza un viaggio a Parigi tramite Google, per imparare il francese e finisce per trovare l'amore e mettere su famiglia in Francia: il tutto con tale diretta semplicità che ha fatto parlare gli osservatori di spot di successo, e che l'ha reso popolare tra i netizen.

Lo spot per la verità girava già per la Rete, e proprio il successo che aveva già riscontrato ha spinto Google, racconta Schmidt, a condividerlo con un pubblico più ampio. Se ve lo siete perso, ve lo riporto volentieri qui sotto.



PS per la cronaca il SuperBowl è stato vinto dai Saint di New Orleans per 31 a 17.