domenica 28 ottobre 2007

Addio a Guido Nicheli, il commendatore Zampetti dei Ragazzi della III C

  Voglio salutare con questo post un attore che ha rappresentato l'immagine dell'imprenditore lombardo di successo nei mitici anni 80. Con lui muore anche un pezzo di storia contemporanea che i più giovani forse non hanno vissuto, ma che ora caratterizza (e non sempre in bene) l'Italia della seconda Repubblica.

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L'ultima spiaggia del milanese perfetto

Asciugatrice Indesit ISL 70 C Sapete quando il vero "cittadino" raggiungere l'acme della propria indipendenza dalla natura (e la propria drogata dipendenza dalla corrente elettrica). Ormai infatti chi abita come me in una grande città, sa che in inverno è quasi impossibile riuscire a stendere i panni all'aperto. Non basta infatti lo smog, ma anche l'umidità tipica dell'inverno milanese, rende infatti arduo riuscire ad avere dei panni freschi di bucato come la pubblicità vuole farci credere.
Mi sono così munito di un nuovo giocattolino, l'asciugatrice. Per la cronaca una indesit ISL 70 C. Questo nuovo (per gli italiani) elettrodomestico rappresentano il sogno irrealizzato di chi vorrebbe riuscire a disfarsi una volta per tutte degli stendibiancheria umidi in cui il bucato riesce ad asciugarsi in tempi estenuanti, specialmente in inverno. A rendere ancora più avvincente il desiderio di rendere l'asciugatura un processo rapidissimo ci sono poi i nuovi modelli, che offrono costi molto interessanti e prestazioni tali da incoraggiare all'acquisto anche i più titubanti.
Un solo consiglio: se volete come me posizionarla sopra la lavabiancheria fate MOLTA attenzione: ci sono infatti "kit colonna" per permettere un posizionamento "certificato" dalle singole case costruttrici, ma solo ad una condizione: lavabiancheria e asciugatrice devono essere della stessa marca, occhio poi perchè possono costare anche 80 euro! Volete sapere come ho risolto io che ho invece una lavatrice Whirlpool e questa nuova Indesit???? Con un pianale 60x60 in multistrato di ben 16 euro.
Ora però vi lascio che torno a "giocare" con il bucato :)

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domenica 21 ottobre 2007

Ferrari campione del mondo!!


La Ferrari è campione del mondo piloti grazie a Raikkonen, dopo il titolo costruttori vinto a tavolino a cause della debacle relativa alla spy story.

Complimenti!! Dopo la deludente prestazione di Valentino Rossi di quest'anno gli italiani avevano bisogno di sognare ancora!!!

La nuova legge (estiva) sull'editoria (s)coinvolge anche i blogger privati!

3 agosto 2007: in una afosa giornata estiva viene presentato un piccolo e poco importante disegno di legge dal titolo «Nuova disciplina dell'editoria e delega al Governo per l'emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale». Passano 2 mesi e questo insignificante disegno di legge matura il suo sviluppo e viene approvato ed inviato all'esame del Parlamento. Il testo completo (di cui a seguito riportiamo gli stralci di maggiore interesse) è disponibile sul sito del Governo in un apposito file pdf.
Sapete di che parla il piccolo ed insignificante ddl? Basta leggere il suo primo articolo:"..ha per scopo la tutela e la promozione del principio del pluralismo dell'informazione..". Sapete come intendono raggiungere questo risultato? Attraverso la tassazione e la schedatura dei blog. Questo disegno di legge vuole quindi imporre a chiunque gestisca un sito web, un blog o
qualsiasi altra forma di comunicazione online di iscriversi al Registro
degli Operatori di Comunicazione. Ovvero entrare nel girone delle procedure burocratiche per registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità
delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche
se fa informazione senza fini di lucro, con una logica degna dei peggiori regimi assolutisti.

Certo, si tratta soltanto di un disegno di legge, ma il vero
problema è che una proposta assurda come questa non
doveva neanche vedere la luce. Non doveva neanche impegnare un
microsecondo delle risorse della pubblica amministrazione.
Ma ora i giochi sono fatti e chi ha proposto una bestialità del genere è giustamente sommerso dalle critiche dei suoi datori di lavoro, per aver
dimostrato che non capisce un emerito piffero di Internet e che, per manifesta incapacità di rapprensentarci, dovrebbe andarsene a casa e dimettersi.
Mi associo quindi a quanto evidenziato anche da Beppe Grillo, ed invito tutti a mandare un piccolo commento al nostro sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ricardo Franco Levi via mail a : levi_r@camera.it







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venerdì 12 ottobre 2007

Pubblica anche tu il tuo libro nel cassetto


Forse anche voi, come me, anelate il desiderio di riportare le vostre esperienze e le strane situazioni che quotidianamente affrontate, in un libro.... anzi magari l'avete già fatto e ora quello scritto giace in un polveroso cassetto o in una remota directory del vostro PC.

Se volete superare l'impasse della relazione con un vero editore ed ambite a proporre il risultato del vostro sudore e delle vostre notti insonni al grande pubblico, vi consiglio allora il sito lulu.com, che permette a tutti di diventare subito editori di sé stessi. L’idea è semplice e anche l’interfaccia è immediata (addirittura in Italiano). Con Lulu.com potete pubblicare un libro decidendo voi stessi come assemblarlo (copertina, formato, rilegatura), e poi metterlo subito in vendita online garantendovi l’80% degli introiti.
Lulu si preoccupa di gestire per voi ordini, spedizioni e transazioni.
Non solo, potete anche decidere di vendere il vostro prodotto editoriale in versione digitale ad un prezzo ridotto. Questo è reso possibile dal fatto che le copie cartacee del vostro libro sono realizzate al momento dell'acquisto. Salta quindi il rischio imprenditoriale che fino ad ora ha bloccato parecchi editori: il mondo è pieno di giovani talentosi che si trovano ancora in casa migliaia di copia dei propri scritti che sono rimasti invenduti.

sabato 6 ottobre 2007

Cara RIAA le emozioni della musica non si possono copiare né scaricare dalla rete


Mentre si diffonde in questi giorni la notizia che una giovane americana è stata condannata al risarcimento di 222 mila dollari per aver scaricato 24 brani dalla rete, vorrei rivolgere alle major una intelligente riflessione di Paolo Attivissimo commentando il concerto dei Police di martedì 3 ottobre:

"Assistere a un evento del genere, e alla partecipazione in massa del
pubblico, non fa che confermare che l'era del disco come elemento
chiave del meccanismo commerciale è finita o perlomeno è bene che
finisca. La pirateria musicale ha il pregio di far capire, nel modo più
efficace (all'altezza del portafogli) che gli artisti (o presunti tali)
non possono più starsene comodi in studio a registrare con roba
ipertecnologica che corregge i loro errori e fa sembrare un virtuoso
qualunque personaggio di cartone confezionato dai discografici. Devono
andar fuori a suonare, dal vivo, e mettersi in gioco, dimostrando il
proprio talento (se ne hanno). Perché l'atmosfera di un concerto,
l'ebbrezza di esserci, non si può duplicare e non si può piratare. E per queste emozioni la gente è disposta a pagare."

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