sabato 19 gennaio 2008

Pratici esempi di Adverse Selection in ambito lavorativo

Come riporta wikipedia per selezione avversa si intende "ogni situazione in cui una
variazione delle condizioni di un contratto provoca una selezione dei
contraenti sfavorevole per la parte che ha modificato, a suo vantaggio,
le condizioni."... io giuro che ancora oggi quando la leggo questa definizione non la capisco..ma forse con un esempio tutto ritorna più chiaro.

Se un'assicurazione aumenta il prezzo delle polizze, una parte della clientela probabilmente rinuncerà al rinnovo della polizza perchè è divenuta più cara. La rinuncia però riguarda la parte degli assicurati che con meno probabilità incorreranno in eventi che daranno luogo al rimborso
da parte dell'assicurazione, mentre i clienti più rischiosi continueranno ad avere convenienza nel restare con la compagnia anche in presenza di un maggior
costo del premio assicurativo, perchè ne sfrutteranno i rimborsi.

Il risultato del comportamento dell'assicurazione che modificando le condizioni contrattuali, spinge i

clienti meno rischiosi a non sottoscrivere più le polizze, con
conseguente aumento della percentuale della clientela rappresentata dai
soggetti più rischiosi è esattamente quella che si definisce Selezione inversa: la fuga dei clienti meno rischiosi implica che a parità di premio incassato per cliente, i rimborsi medi per cliente aumentano. Si ottiene così l'esatto contrario di quanto si voleva: l'assicurazione, che vorrebbe mantenere una clientela
meno rischiosa e meno costosa, finisce per ottenere l'esatto opposto per effetto della modifica delle condizioni
contrattuali.

Questo introduce il paradigma di mercato dei "bidoni" che George Akerlof ha sviluppato con il modello del mercato delle auto usate.

Se gli acquirenti di auto usate disponessero di informazione perfetta conoscerebbero con certezza il valore dell'auto, e pagherebbero semplicemente una somma eguale a tale valore. Gli acquirenti invece non sanno se stanno acquistando un "bidone" o un'auto buona, quindi saranno disposti a pagare un prezzo compreso tra quello dei bidoni e quello delle auto buona, basato sulla probabilità che l'auto messa in vendita sia un bidone.

I venditori saranno meno disposti a vendere auto buone, poiché il prezzo è troppo basso, ma venderanno più bidoni, perché su questi fanno un ottimo affare. Gli acquirenti si accorgono di questa tendenza, e non sono più disposti a pagare il prezzo di prima e pretendono uno sconto ulteriore. Il prezzo scende sempre di più e sempre più bidoni sono messi in vendita. Nel caso estremo, le auto buone non sono vendute affatto, e i bidoni dominano il mercato.

Perchè cito questo rimando di economia? Perchè al momento sto analizzando la gestione delle risorse umane in alcune aziende e quello che vedo è che siamo arrivati al termine dell'esempio sopra esposto: i bidoni dominano le scrivanie più importanti.

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