Ho già parlato in passato di progetti open source hardware come arduino, ma ora voglio presentare questa bel video che racconta di come condividere le proprie competenze e conoscenze possa sviluppare un miglioramento collettivo.
mercoledì 20 aprile 2011
mercoledì 13 aprile 2011
KickStarter: la community finanzia le tue idee
Chi ha un’idea eccellente e capacità di svilupparla necessita solo di un computer collegato a internet per ottenere successo, denaro e fama: si pensi alla fulgida carriera di un Mark Zuckemberg, trasformatosi in poco più di un lustro da nerd brufoloso a guru multimiliardario.
Ma spesso manca il capitale iniziale, ma anche a questo c'è rimedio.
KickStarter è un sito che ti permette di raccogliere dei finanziamenti per dei progetti pubblicati. Se avete un’idea vincente e volete raccogliere dei soldi, KickStarter potrebbe essere il posto giusto.
Come dice al New York Times uno dei suoi fondatori, Yancey Strickler, almeno all’inizio Kickstarter aveva come obiettivo quello di rendere possibili progetti unici di tipo artistico (la registrazione di un disco o la produzione di un documentario); nulla però impediva che la piattaforma venisse impiegata per facilitare la nascita di strutture relativamente stabili come aziende produttrici di beni fisici, cosa che è puntualmente avvenuta.
Il meccanismo di finanziamento è simile a quello utilizzato dai siti di social buying come Groupon: ai creativi viene concesso uno spazio per poter presentare il loro progetto. A quel punto gli iscritti alla piattaforma hanno la possibilità di impegnare del denaro per acquistare il prodotto/servizio. Se entro un certo periodo di tempo prefissato il progetto riesce a raccogliere o superare la somma necessaria a realizzarlo, esso è “validato”: a quel punto chi ha impegnato una somma è obbligato a versarla, mentre chi deve realizzare il prodotto/servizio dovrà cominciare a lavorare per trasformarli in realtà.
Se invece il progetto non si rivela sufficientemente interessante da guadagnarsi crediti sufficienti dal proprio mercato potenziale, tutti sono liberi da impegni, tanto chi si era dichiarato disponibile a pagare il potenziale prodotto dell’ingegno, quanto chi avrebbe dovuto realizzarlo (è il cosiddetto “finanziamento tutto-o-niente”). Si tratta di un modo geniale di testare idee o fare vendite condizionali praticamente senza rischio.
Dopo due anni di attività sono state pubblicate delle statistiche degli ultimi due anni.
In questo periodo per 20.371 progetti sono stati richiesti 53 milioni di dollari. Di questi, 40 milioni sono stati raccolti, avviando 7.496 progetti, dei quali 3.175 progetti sono ancora attivi.
Facendo due calcoli, il 43% dei progetti su KickStarter riescono a raccogliere i soldi necessari per l’avviamento, mentre l’85% dei soldi richiesti per i progetti si riescono a raccogliere. In questo sito vengono aggiunti 2.000 nuovi progetti ogni mese.
Ma spesso manca il capitale iniziale, ma anche a questo c'è rimedio.
KickStarter è un sito che ti permette di raccogliere dei finanziamenti per dei progetti pubblicati. Se avete un’idea vincente e volete raccogliere dei soldi, KickStarter potrebbe essere il posto giusto.
Il meccanismo di finanziamento è simile a quello utilizzato dai siti di social buying come Groupon: ai creativi viene concesso uno spazio per poter presentare il loro progetto. A quel punto gli iscritti alla piattaforma hanno la possibilità di impegnare del denaro per acquistare il prodotto/servizio. Se entro un certo periodo di tempo prefissato il progetto riesce a raccogliere o superare la somma necessaria a realizzarlo, esso è “validato”: a quel punto chi ha impegnato una somma è obbligato a versarla, mentre chi deve realizzare il prodotto/servizio dovrà cominciare a lavorare per trasformarli in realtà.
Se invece il progetto non si rivela sufficientemente interessante da guadagnarsi crediti sufficienti dal proprio mercato potenziale, tutti sono liberi da impegni, tanto chi si era dichiarato disponibile a pagare il potenziale prodotto dell’ingegno, quanto chi avrebbe dovuto realizzarlo (è il cosiddetto “finanziamento tutto-o-niente”). Si tratta di un modo geniale di testare idee o fare vendite condizionali praticamente senza rischio.
Dopo due anni di attività sono state pubblicate delle statistiche degli ultimi due anni.
In questo periodo per 20.371 progetti sono stati richiesti 53 milioni di dollari. Di questi, 40 milioni sono stati raccolti, avviando 7.496 progetti, dei quali 3.175 progetti sono ancora attivi.
Facendo due calcoli, il 43% dei progetti su KickStarter riescono a raccogliere i soldi necessari per l’avviamento, mentre l’85% dei soldi richiesti per i progetti si riescono a raccogliere. In questo sito vengono aggiunti 2.000 nuovi progetti ogni mese.
domenica 3 aprile 2011
Linux compie 20 anni: festeggiamenti in rete per la ricorrenza
Sono passati 20 anni da quel lontano aprile del 1991, quando Linus Torvalds cominciò a lavorare su quello che sarebbe diventato il kernel di Linux.
Oggi The Linux Foundation si prepara a celebrare il ventesimo anniversario di Linux con una serie di iniziative.
Torvalds pensava che il suo programma non avrebbe superato la dimensione amatoriale, mentre oggi è il cuore pulsante di server, desktop, ATM,smartphone, TV e svariati altri device. Un successo planetario per tutta la comunità che ha contribuito allo sviluppo e alla crescita di Linux.
Per festeggiare insieme a sviluppatori e utenti la ricorrenza, The Linux Foundation invita inoltre a registrare il proprio ringraziamento a Torvalds, e a inviarlo all’archivio dei filmati.
Oggi The Linux Foundation si prepara a celebrare il ventesimo anniversario di Linux con una serie di iniziative.
Torvalds pensava che il suo programma non avrebbe superato la dimensione amatoriale, mentre oggi è il cuore pulsante di server, desktop, ATM,smartphone, TV e svariati altri device. Un successo planetario per tutta la comunità che ha contribuito allo sviluppo e alla crescita di Linux.
Per festeggiare insieme a sviluppatori e utenti la ricorrenza, The Linux Foundation invita inoltre a registrare il proprio ringraziamento a Torvalds, e a inviarlo all’archivio dei filmati.
mercoledì 30 marzo 2011
Incentivi e motivazioni non monetari: a volte funzionano (meglio)
Gli intentivi economici solo i soli che muovono il mondo? Per i più cinici non c'è dubbio che sia così, ma alcuni esperimenti sociali hanno dimostrato che non è sempre così. Anzi alcuni esempi di successo (da wikipedia a linux...) dimostrano che i progetti non hanno affatto bisogno di alcun riconoscimento monetario (immediato).
Vi consiglio la visione del presente video che spiega meglio il concetto motivazionale.
Vi consiglio la visione del presente video che spiega meglio il concetto motivazionale.
domenica 27 febbraio 2011
Un moderno Robin Hood contro i produttori della tv publica di oggi: censori di giorno e puttanieri di notte
In questi giorni impazza sui giornali lo scandalo Rubygate. Le famose 389 pagine consegnate dalla procura Milanese, hanno riportato in gran voga un meccanismo vecchio come il mondo: lo scambio di piacer sessuali offerti da una giovane e avvenente donna nei confronti di un uomo di potere (quasi sempre vecchio) in cambio di successo, visibilità televisiva e tanti soldi. Ma questo non dovrebbe affatto sorprenderci. Basterebbe infatti andare indietro di 4-5 anni per ritrovarci in pieno scandalo Vallettopoli, che ormai non si sente più nominare neanche dai giornali scandalistici. Eppure c'è qualcuno che questo episodio se lo ricorda bene. Un utente televisivo che si sente (giustamente) colpito in prima persona da questo drastico cambio di rotta e che attraverso youtube denuncia, a volte con modi rozzi, come la televisione pubblica serva ormai solo ai padroni della televisione come vetrina per le "cocche" o amanti di turno, derubando l'utente medio della possibilità di godere dei bei vecchi programmi per soli uomini alla "Drive In". Ricordiamoci come la tv commerciale italiana sia stata segnata dallo stile berlusconiano degli anni 80, andando a definire negli anni un modello televisivo culturalmente al ribasso, ma che nel tempo aveva però sviluppato una propria "cultura popolare". Bassa, ma pur sempre popolare, ovvero rivolta a soddisfare i desideri del popolo. L'attuale modello in voga in tv ora prevede che ci si finga tutti dei santi, politicamente corretti. Ma invece che dare spazio a brave professioniste (ballerine, cantanti, attrici, comiche) si da spazio solo alla "subrette" indicata dal "capo" nell'ultima mezzora.
Anche le veline di Striscia la Notizia sembrano colpite da questa aria puritana e hanno sempre minor visibilità all'interno del programma. Questo però a discapito dei telespettatori e degli ascolti. Chissà che non sia proprio la legge del mercato a ristabilite il giusto equilibrio.
Anche le veline di Striscia la Notizia sembrano colpite da questa aria puritana e hanno sempre minor visibilità all'interno del programma. Questo però a discapito dei telespettatori e degli ascolti. Chissà che non sia proprio la legge del mercato a ristabilite il giusto equilibrio.
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