lunedì 26 giugno 2006

La forza della ragione


Stanno uscendo i risultati del refernedum e oltre al valore relativo all'affluenza alle urna impressiona lo schiacciante risultato ottenuto da chi, come il sottoscritto, aveva voglia di salvaguardare la costituzione dalla forza delle alleanze politiche. Si perchè anche i sassi hanno ormai capito che questa legge era stato l'equo scambio che la Lega aveva richiesto a Forza Italia per l'approvazione compatta dei decreti che il cavaliere nano con la vecchia legislatuara ha sponsorizzato e troppe volte ha fatto passare.
Non posso ce compiacermi quindi su come la forza della ragiona esercitata dagli Italiani abbia prevalso sulla forza dei giochetti politici di chi gi dovrebbe rappresentare, anche se questa dicotomia di base mi fa riflettere parecchio sulla rappresentanza effettiva che il vecchio governo aveva del Popolo Italiano.
Ultimo dato interessante è il risultato controtendenza della Lombardia, ultimo baluardo del nostro ex-premier e la promessa di Bossi che se vince veramente il NO, lui e la sua corte se ne andranno finalmente in Svizzera. Se vuole gli organizzo io il pulmino.

mercoledì 21 giugno 2006

Incredibile! Il garante mi da ragione e zittisce Berlusconi!!!


Forse (non) è stato motivato dalla lettura del mio post al riguardo, ma anche l'Authority che verifica le informazioni trasmesse in televisione ha ritenuto menzoniera la comunicazione di massa che le reti mediaset facevano relativamente al referendum costituzionale del 25 e 26 giugno, ed ha disposto il blocco degli spot Mediaset invitando le reti ad un "rigoroso rispetto dei principi di obiettività, correttezza, equità, lealtà, imparzialità e completezza dell'informazione", in particolare evitando, nei messaggi e nelle schede, "le sottolineature suggestive di particolari profili".

lunedì 19 giugno 2006

Che pasticcio Gibernau!!


Ma che combini Gibernau! Per fortuna che tutto è andato bene....

Questa è la dimostrazione di come essere troppo concentrati sui propri obiettivi, senza curare quello che ti accade attrorno, oltre a darti una visione distorta della realtà, può condurti ad una rovinosa caduta.

Scusate la battuata troppo aulica per l'occasione, ma oggi va così...

Povero Vittorio Emanuele: non puo' farsi neanche una sco..ta

Per una volta non voglio unirmi al coro di chi grida allo scandalo.
Cosa c'è infatti di tanto scandaloso in un 60enne sposato che ogni tanto va a divertirsi con qualche donnina disinibita e vogliosa di sfondare nel mondo dello spettacolo?
Forse la parte interessante della vicenda è sapere come prenderà e affronterà questa vicenda la moglie Marina: lei che da tutta la vita copre le gaffe del marito e gestisce le relazioni della famiglia reale con la stampa.

Questa volta vorrei invece segnalare come forse si sia esagerato nell'uso delle intercettazioni telefoniche per qualche lavoretto sessuale da parte della starlette di turno (o desiderosa di esserlo).

Anche se da una certa soddisfazione vedere questi grandi e potenti uomini afflitti dagli stesi basi desideri di noi poveri mortali dal sangue non blu, ritengo sarebbe meglio relegare l'uso delle intercettazioni a reati e indagini ben più serie.
Penso infatti alla pubblicazione dei nomi delle starlette pubblicati assieme alle date dei presunti rapporti amorosi e dei servizietti donati. Il rischio riguarda tutti: quando ti trovi la tua vita privata pubblicata sui giornali, risulta troppo tardi per preoccuparsi del tuo diritto di privacy violato!!

martedì 13 giugno 2006

Come la 3 zittisce il diritto di informazione


Ho già parlato del servizio di Report sul caso degli annunci pedopornografici della3. Oggi quel servizio è oggetto di una richiesta miliardaria per danni, senza precedenti: più di 130 milioni di euro. L'azienda telefonica 3 sostiene infatti che, dopo la trasmissione, 18.000 utenti avrebbero disdettato l'abbonamento e circa 35.000 avrebbero rinunciato ad abbonarsi (sarei curioso di sapere come hanno effettuato queste stime!).

Report, come unica voce giornalistica fuori dall'attuale coro di zelanti "giornalecchini" del potere, si era occupata di molti discutibili aspetti delle strategie commerciali, dai contenuti video "autogestiti" che possono essere anche pornografici (in particolare legati ai rischi per i minori che armeggiano con disinvoltura un videofonino), alla quotazione in borsa più volte rinviata, ai problemi delle frequenze televisive.

Nella trasmissione era stato dato molto spazio alle posizioni di 3, rappresentate al massimo livello dall'amministratore delegato Vincenzo Novari, che aveva potuto tranquillamente e lungamente replicare a obiezioni e domande.

E' soprprendente questa richiesta così ingente di danni, motivata con una perdita di abbonati effettivi e addirittura potenziali, nei confronti di un soggetto "la Rai", che ora deve fornirle contenuti per i nuovi tvfonini che l'azienda telefonica sta sponsorizzando per seguire più comodamente i mondiali da sotto l'ombrellone.

A tale rigurado alcune perplessità sono già state esposte dal nostro Grillo nazionale.

Appare invece più preoccupante l'allineamento di 3 a Telecom Italia nel rispondere con iniziative giudiziarie alle critiche liberamente espresse dalla stampa e dalla TV, nello stesso momento in cui la stessa 3 diventa una Tv e quindi entra nel mondo dell'informazione con il lancio della propria Tv e quindi un concorrente della stessa Rai. In questo senso l'insofferenza alle critiche accomuna tutti i protagonisti delle Tlc, sia i vecchi che i nuovi, già molto potenti come inserzionisti pubblicitari.