martedì 7 marzo 2006

Come le televisioni trasformano un dramma famigliare in un nuovo reality


Mi unisto anch'io al coro di quanti chiedono (anzi esigono) la liberazione di Tommaso.
La cosa che proprio non sopporto però di questa storia è come le varie televisioni, sempre assetate di drammi famigliari, stiano seguendo e documentando la vicenda.
Salvaguardando il diritto di cronaca (ci mancherebbe altro!), ritengo il comportamento dei vari giornalisti e, soprattutto, dei direttori dei telegiornali troppo interessati a sfruttare la notizia quale ghiotta occasione, per attirare un po' di spettatori in più e migliorare il proprio share (a tutto beneficio degli spot pubblicitari da inserire durante i TG) piuttosto che offrire il servizio di informazioni e notizie cui sono demandati.
Speculare in modo così evidente su tali vicende drammatiche dovrebbe farci riflettere sulla qualità delle notizie, che quotidianamente ci vengono riportate dai notiziari. Accendiamo la tv e pensiamo di ascoltare le "ultime notizie", mentre stiamo solo appoggiando l'orecchio allo speaker pubblicitario che continua a ripetere sempre le stesse cose...
Chissa se la rete riuscirà a riportare equilibrio in questo sistema così degenerato. Io nel mio piccolo spero di poter contribuire.

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